di Serena C. & Davide P.
UNPLUGGED è un programma scolastico per la prevenzione dell’uso di tabacco, alcol e sostanze tra gli adolescenti, basato sul modello dell’Influenza Sociale e dell’Educazione Normativa.
Mira a:
- favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze interpersonali
- sviluppare e potenziare le abilità intra-personali
- correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione e l’accettazione dell’uso di sostanze, nonché sugli interessi legati alla loro commercializzazione
- migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze e sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze
Al fine di prevenire la sperimentazione e l’uso, e di favorire la cessazione in chi ha già iniziato.
È indicato per i ragazzi del secondo e terzo anno delle scuole secondarie di primo grado e del primo anno delle scuole secondarie di secondo grado. Oggi Unplugged è applicato nelle scuole di molti paesi del mondo e di molte regioni italiane, grazie al lavoro della rete internazionale dei formatori e al gruppo di coordinamento della EU-Dap Faculty.
Abbiamo intervistato la prof.ssa Sara Protopapa e il prof. Orfeo Martucci che fanno parte del team docenti “formati” che svolgono il programma nella classi. Gli insegnanti, infatti, per svolgere Unplugged, devono partecipare ad un corso di 20 ore, tenuto da formatori accreditati. Durante la formazione apprendono le strategie più efficaci per trattare argomenti così delicati con ragazze e ragazzi di 12 e 13 anni. La nostra scuola aderisce al progetto da sei anni. Per la prof.ssa è importante questo progetto – ” Ci permette di migliorare la comunicazioni con gli studenti, si sentono ascoltati, e ci dà la possibilità di attivare un circolo virtuoso anche fuori dal contesto didattico. Anni fa ho avuto un sospetto su un mio alunno, si assentava spesso da scuola e ho temuto fosse entrato in qualche circolo di dipendenza. A seguito di quell’episodio ho accolto con entusiasmo questo progetto, perché non solo ha delle ricadute positive sulla didattica disciplinare, facilita una maggiore coesione al gruppo classe e ci permette di andare oltre i soliti ruoli docente/discente”.
Dello stesso parere è anche il prof. Martucci che ha aggiunto: “È fondamentale far conoscere ai ragazzi della vostra età il “mondo” delle dipendenze, soprattutto la pericolosità e le conseguenze“.
I ragazzi parlano liberamente in classe dei loro problemi? “Non è affatto semplice per loro condividerli, molto spesso sono loro stessi a subire le conseguenze di un familiare affetto da dipendenza. Ne parlano quando si sentono pronti, quando svanisce il peso del giudizio altrui“.
Entrambi hanno spiegato che il programma prevede 12 unità di circa 1 ora ciascuna, ed è condotto dagli insegnanti in classe con metodologie interattive, quali il role playing, il brain storming e le discussioni di gruppo. A supporto del programma è disponibile un kit che include il manuale per l’insegnante, il quaderno dello studente e il set di carte da gioco per l’unità 9.
Link utili per approfondire:
https://www.oed.piemonte.it/unpluggeditalia/index.html