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Intervista al professor Elisino

di Andrea A. & Gabriele C.

Il professore di IRC del nostro Istituto e anche collaboratore della Dirigente, racconta la sua esperienza di arbitro della serie D.

D: Da dove è nato questo desiderio di diventare arbitro?

R: L’idea di diventare arbitro è nata fin dalle elementari, quando i miei amici giocavano a pallone. Poiché non ero tanto bravo, mi divertivo di più ad arbitrare.

D: Cosa si prova ad entrare in campo da arbitro?

R: L’emozione è tanta, perché ti trovi ad arbitrare una partita in cui quello che decidi è legge, ovvero che ogni tuo fischio per un fallo, per un fuorigioco deve essere rispettato da tutti.

D: Qual è stato il suo primo lavoro: il professore o l’arbitro?

R: Sono stato prima arbitro e poi insegnante, infatti sono diventato arbitro a 17 anni e spesso ad accompagnarmi alle partite era mio padre.

D: Che tipo di arbitraggio fa lei?

R: Nei primi 7 anni ho fatto l’arbitro di campo e da ormai 10 anni faccio l’assistente dell’arbitro.

D: Per lei è più un lavoro o una passione?

R: Nasce e rimane una passione. Un lavoro lo diventa quando si sale di categoria, a quel punto diventa una vera e propria professione.

D: Sappiamo che arbitra in Serie D, le piacerebbe arrivare ad un livello professionistico?

R: Non nascondo che arrivare ad un livello professionistico è il mio sono nel cassetto, ma sono già felice così, poi se ci riuscissi ovviamente ne sarei contento.

D: In serie D com’è il clima in campo, teso o rilassato?

R: Dipende dalle zone dove si arbitra, la serie D abbraccia tutta l’Italia. Il clima in campo delle squadre del nord è tendenzialmente un po più tranquillo, mentre nel centro-sud a volte è abbastanza teso.

D: Anche in serie D succedono cose sgradevoli? È difficile prevedere che questo possa accadere da un momento all’altro?

R: Purtroppo sì, insomma succede tra giocatori, tra tifosi, oppure un giocatore che litiga con un tifoso. Purtroppo la violenza è un fattore che si scatena maggiormente nel calcio.

D: È più faticoso essere un Vice-Preside o un arbitro?

R: Nessuna delle due, perché quando sono in viaggio per andare ad arbitrare una partita, in quel momento organizzo le cose da fare in classe la mattina dopo.

D: Cosa prevede il riscaldamento pre-partita per voi arbitri?

R: A livello atletico sono gli stessi riscaldamenti che fa ogni calciatore, ovvero corsa per il campo poi una serie di mobilità articolari e tutto quello che serve per sostenere una partita di 90 minuti.

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1 Commento

Sophia Aprile 14, 2025 - 12:50 pm

ciao

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